Gesti d’aria e di pietra apre, in uno spazio molto breve, una riflessione a tutto campo intorno alla psicanalisi e all’arte. Aria e pietra, gesto e sospensione del gesto, desiderio e rinuncia sono, per il finissimo filosofo francese che rilegge Pierre Fédida (autore di una riflessione sull’aria come movimento dell’inconscio, e di una singolare poetica che congiunge pittura e psicanalisi – Cézanne, Mallarmé, le rarefazioni di Giacometti…) – la materia di cui sono impastate le immagini. Il libro tratta del “pensiero dell’assenza”, che produce una teoria del “soffio” indistinto dell’immagine. Un saggio scritto con prosa intensa e leggerissima, che invita a mettere la psicanalisi in dialogo con la filosofia, la poesia, l’antropologia, l’arte e la biologia.