In questo romanzo che racconta il cuore nero del Nordest e, più in generale, dell’Italia patinata ed “emergente”, Carlotto “mette a frutto” le pessime conoscenze che ha fatto in carcere, nel mondo criminale e anche tra personaggi delle istituzioni e ci dà il primo grande e sconvolgente ritratto dell’Italia nera dei nostri anni. Il giovane e bel protagonista del romanzo ha un solo scopo: lasciarsi alle spalle una storia politica in cui non ha mai creduto veramente e che gli ha procurato solo guai ed entrare nel mondo dei vincenti. Per farlo, si darà una sola regola: prevaricare a ogni costo, con ogni mezzo. Dopo aver letto questo romanzo non si potrà più guardare senza disagio a certi ambienti e a certi personaggi di un mondo fin troppo reale e vicino. «È un noir di puro stampo americano per la freddezza di molte scene, per la travolgente rapidità con la quale si svolgono le azioni, per la truculenza della storia. È stato paragonato, Carlotto, a un James Ellroy italiano, meglio secondo noi ad Andrew Vachs, ancora più feroce». Edmondo Dietrich – La Repubblica «Per Carlotto la scelta del noir è un artificio per mantenere alto il tasso di passione civile e di denuncia delle piccole e grandi malefatte della società capitalistica». Benedetto Vecchi – Il Manifesto