Seconda puntata delle avventure dell’Alligatore, ovvero Marco Buratti, investigatore non violento che ama il blues e beve Calvados. La sua sfiducia nella giustizia italiana (è stato condannato ingiustamente a sette anni di carcere) fa sì che preferisca farsi aiutare da un malavitoso di vecchio stampo come il suo amico Beniamino Rossini, piuttosto che ricorrere a giudici e poliziotti. Stavolta la vicenda si svolge tra la Sardegna e la Corsica: l’Alligatore ha ricevuto un incarico assai delicato, ovvero “rognoso”, che lo porterà a uno scontro senza esclusione di colpi con una banda criminale di eterogenea composizione – ex agenti dei servizi segreti italiani e francesi, trafficanti di droga e avvocati corrotti assoldati per stroncare l’indipendentismo corso. «Massimo Carlotto può ben essere considerato il miglior giallista italiano di oggi». Paolo Biamonte – Musica/La Repubblica «Forse il migliore scrittore di gialli made in Italy in circolazione». Benedetto Vecchi – Il Manifesto