Un modo nuovo di affrontare ed analizzare il tema della bellezza:
1) l’estetica simbolica, la capacità di far convivere insieme il bello, il buono e il vero;
2) l’estetica della parola, l’importanza di considerare la parola come un mezzo epifanico, rivelatore della bellezza;
3) l’estetica della carne, il Verbo che si è fatto storia e quindi immagine visibile e concreta del Dio invisibile. Nella bellezza, spiega Ravasi leggendo Dostojevskij, gli opposti si toccano: «là vivono, tutte insieme, le contraddizioni», là si muovono le tenebre, là risplende la luce.