"Con il termine di Esercizi Spirituali s'intendono tutti i modi di esaminare la coscienza, di meditare, di contemplare e pregare con le parole o con la mente e ogni altra attività spirituale" scrive Ignazio di Loyola nel suo celebre manuale di istruzioni "per vincere se stessi e mettere ordine nella propria vita."
L'incontro raccoglie i testi degli Esercizi Spirituali predicati da Gianfranco Ravasi, dal 17 al 24 febbraio 2013, a Sua Santità Benedetto XVI. Nell'appassionata interpretazione del cardinal Ravasi i versi selezionati dal Salterio si alternano con un'ampia gamma di riferimenti culturali, che spaziano dalla letteratura, alla filosofia, alla musica: da Leopardi, che individua nella meditazione una medicina per l'anima, a Kierkegaard, che paragona la preghiera al respiro del corpo, a Heidegger, che definisce il pensiero una forma di ringraziamento, a Simone Weil e alla sua irrinunciabile Attesa di Dio, ad Antoine de Saint-Exupéry, autore del Piccolo principe, che in alcuni suoi versi, riferendosi alla preghiera, scrive: agli uomini d'oggi "nulla manca / tranne il nodo d'oro / che tiene insieme tutte le cose. / E allora manca tutto".
Il tema dell'Incontro, centrato su Dio e sull'Uomo, è suddiviso in due parti: il volto di Dio, il volto dell'Uomo. Il percorso della prima parte è ascensionale e conduce verso l'altezza della trascendenza, verso il mistero, "cioè Dio del quale la preghiera ci manifesterà i vari profili che la fede riesce a definire nei loro vari significati". Il percorso della seconda si fa discensionale: la luce risplendente del volto di Dio illumina "i molteplici lineamenti del volto umano. Dio e creatura umana, teologia e antropologia s'incontrano, quindi, nel crocevia della preghiera". Una lettura che offre una singolare occasione di partecipare al più esclusivo incontro di formazione spirituale tra il Papa e una delle più alte personalità della cultura religiosa.