La casa in collina è un romanzo ambientato durante la Seconda guerra mondiale, tra Torino e le colline circostanti, e riflette in forma narrativa le angosce e i dilemmi morali dell’Italia occupata. Il protagonista, Corrado, è un insegnante di liceo che, per sfuggire ai bombardamenti e al caos della città, si rifugia in una casa di campagna sulle colline torinesi. Lì ritrova Cate, una vecchia conoscenza, e suo figlio Dino, che potrebbe essere suo figlio naturale. Intorno a loro la guerra incombe: l’avanzata tedesca, la Resistenza partigiana, le fucilazioni e le stragi. Corrado osserva e riflette, ma non prende mai una decisione definitiva: incapace di impegnarsi né con i partigiani né con i fascisti, resta sospeso in una condizione di attesa, tormentato dalla propria inazione e dal senso di colpa. Il romanzo affronta temi centrali della narrativa di Pavese: la solitudine, la paura, la responsabilità individuale, il rapporto con la morte e la necessità – e insieme la difficoltà – di scegliere da che parte stare nella storia. Con uno stile sobrio e meditativo, La casa in collina restituisce il senso di smarrimento di un’intera generazione davanti al crollo delle certezze e alla brutalità della guerra civile.
