Prendiamo il calcio: per gli achuar dell’Amazzonia ecuadoriana, l’obiettivo non è che una squadra trionfi sull’altra. Come per molte altre società non moderne, ciò che è importante per loro è il gioco in sé, prendere il pallone e segnare facendo in modo che alla fine della partita non ci siano diseguaglianze. In questo testo Philippe Descola mette a confronto il nostro rapporto con lo sport e il gioco con quello delle società premoderne. L’Occidente ha imposto al resto del mondo il suo modello di sport competitivo, che porta con sé diseguaglianze, individualismo e sentimenti nazionali esacerbati. Descola rilegge il concetto a partire dalle sue riflessioni sul dualismo natura-cultura, arrivando a toccare la questione dell’ibridazione tra l’uomo e la macchina.