«Ogni poesia vive dello slancio verso gli altri e di un gesto di negazione altrettanto forte, quello di chi sente su di sé l'insignificanza. »
la Lettura - Corriere della Sera
«Il libro del 2017 per la poesia italiana.»
Domenica - Il Sole 24ore
«Ogni poesia vive dello slancio verso gli altri e di un gesto di negazione altrettanto forte, quello di chi sente su di sé l'insignificanza. »
la Lettura - Corriere della Sera
«I versi di Benedetti tagliano come incisioni. »
Il Giornale
Mario Benedetti è uno dei poeti più intensi e originali della nostra letteratura. Sin dalle prime prove, tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta, la sua scrittura in versi è cresciuta seguendo una tenace fedeltà alle cose, soprattutto le più comuni e dimesse: quelle che entrano a far parte dell’esperienza di un individuo nel tempo che gli è dato in sorte, accumulata giorno dopo giorno, anno dopo anno. E proprio nella parola esperienza si trova la chiave del percorso del poeta, che pone due problemi essenziali: come si possa rappresentare nella scrittura in modo autentico il vissuto di un individuo, senza trasfigurarlo in pose eroiche, istrioniche, profetiche, o attribuire loro una vaticinante investitura civile; e come la poesia possa farsi spazio etico di conoscenza e di insegnamento attraverso la rappresentazione dell’esistenza stessa.
Questo volume raccoglie per la prima volta l’intera opera poetica di Mario Benedetti, da Umana gloria (2004) a Pitture nere su carta (2008), Tersa morte (2013) e Questo inizio di noi, inedito in volume (2015).