Amico di Walter Benjamin, Franz Hessel fu al centro della vita culturale berlinese e parigina tra gli anni Venti e Quaranta. Personaggio schivo e discreto, Hessel è oggi considerato come uno dei maestri della forma breve, in cui condensa una raffinata abilità narrativa carica di suggestioni simboliche e filosofiche. “L’arte di andare a passeggio” contiene prose tratte da diverse raccolte, a coprire un arco temporale che va dal 1926 al 1933. Spesso concepiti come fiabe moderne, talvolta costruiti come passeggiate – al tempo stesso reali e metaforiche – per le vie di Parigi o di Berlino, questi testi offrono un quadro completo della poetica di Hessel, che da Baudelaire ha raccolto il testimone dell’arte della flânerie contaminandola con l’influenza della Recherche di Proust. Sacrificato dal nazismo in quanto ebreo e dimenticato nel dopoguerra, Franz Hessel è stato lentamente riscoperto in Francia e Germania che oggi lo celebra come uno dei suoi maestri; in Italia l’autore è ancora semisconosciuto ed è per questa ragione che Elliot ha deciso di riproporre al pubblico dei lettori una nuova edizione di questa splendida raccolta di suoi scritti, che così descrisse Benjamin: «Ognuno ha un doppio fondo. Se si apre il coperchio superiore – una morale; se all’improvviso si capovolge il barattolo – una verità .»