Pubblicata per la prima volta nel 1988, e oggi riproposta con una nuova e densa introduzione, la Storia dell'ermeneutica rappresenta la prima ricostruzione esaustiva dello sviluppo storico dell'ermeneutica. L'ampiezza del lavoro non può lasciare indifferenti: l'autore non solo discute pensatori come Platone, Vico, Dilthey, Nietzsche, Heidegger, Gadamer, Habermas, e Derrida, ma prende in considerazione anche il contributo di figure collocate al di fuori del canone contemporaneo dei maîtres à penser, dai filosofi della Riforma, agli interpreti biblici dell'Illuminismo tedesco fino ai pensatori contemporanei. I primi due capitoli sono dedicati alla storia dell'arte dell'interpretazione, dalle sue origini greco-antiche come tecnica di trasmissione dei messaggi divini da parte di poeti e oracoli, fino al diciannovesimo secolo, epoca caratterizzata da una rinnovata consapevolezza del problema della tradizione e dall'influenza del positivismo sulla teoria della interpretazione. Nei tre capitoli successivi, Ferraris esamina il processo di universalizzazione della sfera della interpretazione avviato da Heidegger, lo sviluppo dell'ermeneutica filosofica con Gadamer e Derrida, e il rapporto tra ermeneutica e epistemologia, da un lato, e scienze umane, dall'altro. Si tratta di uno strumento indispensabile per i filosofi e per gli studiosi di discipline quali la teoria della letteratura, la storia delle idee e delle religioni, la storia e le scienze sociali. Allo stesso tempo, la presentazione chiara e concisa dello sviluppo storico dell'ermeneutica fa di questo manuale un eccellente strumento in corsi introduttivi e avanzati.