Questo romanzo di Edmondo De Amicis rimase inedito per molto tempo, solo nel 1980 fu pubblicato con il patrocinio del Comune di Imperia riunendo materiale sparso tra appunti inediti e alcuni scritti pubblicati su “Lotte civili”. Un intellettuale torinese si avvicina al socialismo scontrandosi con l’ambiente che lo circonda formato da benpensanti pieni di pregiudizi, lo allontana anche la famiglia e persino la moglie; allora decide di dedicarsi anima e corpo al sorgente movimento rivoluzionario e alla causa degli oppressi. Soltanto nel momento drammatico in cui rimarrà egli stesso vittima delle sue idee chi doveva stargli vicino comprenderà la grandezza della sua figura. L’opera, a momenti vibrante di passione e qualità letterarie, in altri farraginosa, rispecchia le inquietudini dello stesso De Amicis che con i suoi scritti diede un sostanzioso e notevole apporto ai dibattiti inerenti l’organizzazione socialista superando la patina melensa e perbenista che fino a quel momento sembrava permeare i suoi scritti.