Questa edizione è arricchita dal contributo di un grande artista, Vinicio Berti, che, con le sue tavole, dona a Gian Burrasca espressioni e colori di una vivacità senza tempo.
Ogni giorno Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca, annota in un diario gli avvenimenti della sua vita e della vita della sua famiglia. Naturalmente, poiché è stato educato a non mentire mai, dice sempre la verità, anche quella che non dovrebbe o potrebbe dire, o che le sorelle e i loro fidanzati, poi mariti, non vorrebbero si sapesse. E, certo, combina un sacco di guai a causa dei quali viene chiuso nel collegio Pierpaoli, dove non solo non si educa, bensì diviene l'anima di una ribellione contro la falsa e tirannica disciplina imposta da una ridicola ma prepotente coppia di proprietari-direttori.
Il diario diviene, dunque, una satira allegra e pungente delle convenzioni, dei compromessi in politica e in religione, dei pregiudizi di una bigotta società piccolo borghese e, infine e soprattutto, di un'educazione familiare e scolastica sbagliata. Ed è anche la protesta e la rivolta di un ragazzo contro il mondo conformista e soffocante dei "grandi". Diffusa in ogni pagina del diario c'è una scintillante comicità tutta toscana.