Scritto nel 1907 e pubblicato su 'Il Giornalino della Domenica' l'anno successivo, è probabilmente il romanzo per ragazzi più celebre dell'inizio Novecento italiano e presenta uno dei caratteri più famosi e significativi della nostra letteratura popolare: quello di Giannino Stoppani detto Gian Burrasca, nome affibbiatogli dalla famiglia a causa del suo comportamento irrequieto e indisciplinato. Ambientato in un arco di tempo di circa sei mesi, come si evince dal diario sul quale il protagonista annota le sue avventure, è chiaro il tentativo di Vamba di creare un personaggio che potesse divenire l'emblema della rivolta giovanile contro la tirannica disciplina di un mondo conformista e soffocante, quello degli adulti. L'autore dichiarò espressamente il proprio desiderio, ovvero che i lettori più giovani facessero leggere il romanzo ai propri genitori. Con la comicità e la satira tipica del linguaggio toscano che proprio in quel periodo entrava prepotentemente alla ribalta grazie a Collodi e al suo 'Pinocchio', è uno dei romanzi per bambini più celebri della prosa italiana. Entrato nel linguaggio popolare come sinonimo di giovane scapestrato e incapace di rispettare le regole, anche nell'epoca contemporanea è rimasto di grande attualità grazie allo sceneggiato televisivo realizzato dalla Rai nel 1964, con la regia di Lina Wertmuller e l'interpretazione di una giovanissima Rita Pavone nei panni del protagonista. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.