Francia, primavera 1943. Gli echi del conflitto che sconvolge l'Europa intera arrivano attutiti tra le mura dello studentato della cittadina di Milon, dove il giovane Jean Tarendol si prepara a sostenere gli esami finali. Figlio di contadini e orfano di padre, sogna di trasferirsi in città per diventare architetto, finché un sentimento nuovo sopraggiunge a scombussolare la sua esistenza: l'amore per Marie, inavvicinabile figlia della direttrice della scuola femminile.
Ma proprio mentre la passione fra i due adolescenti esplode, una calunniosa denuncia alla Gestapo sconvolge la straniata sospensione di quei giorni di cortile e costringe Jean e alcuni suoi compagni alla fuga. È l'inizio di un periplo che, dopo un lungo girovagare, lo porterà finalmente a Parigi. La capitale è sconvolta dalle miserie dell'occupazione ma anche animata da un indomito spirito di resistenza e altruismo, ed è lì che, grazie all'intervento di uno strambo pittore, il fuggitivo riuscirà a trovare impiego in una tipografia.
Pubblicato nel 1946 e scritto nel pieno della Seconda guerra mondiale, Tarendol è il grande romanzo d'amore di René Barjavel, il più atipico e commosso dei suoi libri: ritratto di una società rurale scomparsa, in cui i sentimenti individuali si intrecciano alle tragedie della Storia e cercano il loro riscatto.