I decenni che precedettero la terribile epidemia di “Peste Nera” del 1348 in Europa sono stati a lungo presentati univocamente come un periodo di gravi difficoltà, dovute all’instabilità politica e, soprattutto, all’eccessiva crescita della popolazione rispetto alle risorse agricole, il cui aumento era frenato dalle scarse tecnologie disponibili. Questa ricostruzione è stata oggetto negli ultimi anni di una profonda revisione, con una rinnovata attenzione allo sviluppo della commercializzazione, anche a lungo raggio, dei prodotti alimentari e agli investimenti nelle campagne, rivelatisi tutt’altro che ininfluenti. Rispetto alle grandi panoramiche finora dominanti nel dibattito, questo volume presenta una serrata analisi di una realtà regionale – la Lombardia dalla fine del XIII secolo alla metà del XIV – considerata sotto molteplici punti di vista, dalla storia rurale a quella delle manifatture, dei prestiti e dei commerci, dagli aspetti fiscali e monetari a quelli militari e dell’assistenza. Ne esce un ritratto articolato, che senza negare gli elementi di difficoltà, mette in luce la sostanziale “tenuta” del sistema produttivo e sociale lombardo prima delle grandi epidemie del 1348 e del 1361.