Novelle d’ambiente emiliano. Semplici storie di gente umile, colorate di bonario umorismo, di malinconica ironia, ma pervase anche di accenti tragici. L’Albertazzi prosegue la tradizione narrativa del secondo Ottocento, rappresentata soprattutto da De Marchi e De Amicis; anche se dichiarò di aver appresa la semplicità dello stile da Manzoni e da Leopardi, e la materia della sua opera da Maupassant.