“Mostruoso”, “servile”, “una merdaccia”. È il ragionier Ugo Fantozzi, impiegato di mezza tacca un po’ sfigato e un po’ eroe popolare. Il personaggio di Villaggio ci ha fatto ridere per mezzo secolo e ha iniettato nei nostri discorsi un intero vocabolario di comicità, dai “mutandoni ascellari” al “Megadirettore Galattico”, dalle “craniate” al “com’è-umanolei”. Ma non solo. Sicuri di non riconoscere, nelle pieghe grottesche dell’Italia dei nostri giorni, quel suo mondo fantozziano lastricato di eccessi di cattivo gusto, megalomani rampanti e titoli onorifici in maiuscolo? Con un saggio di semiotica fantozziana di STEFANO BARTEZZAGHI