Un lui, una lei, una Roma contemporanea, la classica storia d'amore che potrebbe ricominciare; ma il confidente del protagonista, fra partite a scacchi e tazze di caffè al bar, è... Lev Tolstoj. Con un linguaggio serrato ed elegante, un'ironia feroce, un continuo sovvertimento dei piani narrativi, Lagioia si diverte a trasformare la più convenzionale delle trame in «una macchina per la distruzione di cliché letterari» che non risparmia "Guerra e pace", le madeleine di Proust, il mito della droga e quello del ritorno all'infanzia: un'originalissima prova di talento in cui si mescolano lo sperimentalismo europeo e il postmoderno americano.