In una società confusa e disorientata come la nostra, "la Parola di Dio è fonte di vita per tutti " perché "parla al cuore dell'uomo, lo aiuta a scoprire i propri desideri e a comprendere a fondo la propria personalità". Di fronte a questa Parola il cardinale Martini, dopo anni di studi, riflessioni e preghiera, non smette di stupirsi. Una meraviglia - racconta - simile a quella di un bambino che per la prima volta spalanca gli occhi davanti a un panorama alpino, attratto da una bellezza e da una forza imponente: "Il cristianesimo è per ciascuno di noi occasione di continua scoperta e gioia". E colme di questa meraviglia sono le omelie qui raccolte, pronunciate dall'ex arcivescovo di Milano negli ultimi anni: non soltanto commenti puntuali, da parte di un fine biblista, ai passi delle Scritture proposti dalla liturgia, ma meditazioni semplici e intense, interventi brevi ma ricchi di stimoli, per aiutare a comprendere a fondo il messaggio universale di amore e accoglienza proclamato da Gesù e narrato nei Vangeli.
Quello del cardinale Martini, infatti, è un percorso che seguendo il calendario liturgico ricompone il racconto della vita di Cristo, ed è insieme un invito, aperto a tutti, credenti e non, a riscoprire l'autenticità del "farsi prossimo " per chi è distante, ciò che nel Vangelo viene annunciato a ogni uomo, nessuno escluso. Ma nel contempo è anche un personale itinerario dalla parola al silenzio, un progressivo abbandonarsi alla volontà del Padre, lasciando che sia proprio la Parola di Dio a illuminare l'esistenza umana.
Provato dalla malattia, il cardinale è costretto a pronunciare con grande fatica omelie sempre più brevi, prima di giungere alla decisione di non celebrare più la messa in pubblico; così, nelle ultime prediche presentate, qualsiasi possibile commento al Vangelo via via si riduce a poche semplici citazioni bibliche, quasi a voler testimoniare che mentre la voce dell'uomo perde vigore e diminuisce sino alla quiete, è solo la Parola di Dio che può spiegare se stessa, al di là di ogni tempo.