I racconti di Messa di mezzanotte sono prevalentemente di ambientazione marocchina, ma vi sono anche storie che si svolgono a Bangkok e Sri Lanka. I temi ricorrenti sono quelli della convivenza, senza reale contatto e comprensione, tra culture e civiltà diverse, in particolare quelle occidentali e musulmane; della distanza di mentalità e dell’incommensurabilità dei valori tra popoli, tra generazioni, tra città e campagna. Con una scrittura sapiente ed essenziale, e uno stile più realistico e meno onirico della precedente raccolta, La delicata preda, Bowles tratteggia psicologie e caratteri incisivi, ricrea ambienti e atmosfere esotici. In poche pagine delinea lo scontro tra mondi passati e nuovi, siano essi interni alla società bianca o a quella musulmana, tra residui di una cultura primitiva e l’affermarsi di una sapienza moderna; suggerisce l’incomunicabilità tra realtà che scorrono parallele, magari senza scontrarsi ma senza incontrarsi, senza capirsi; mostra come la ricaduta nella violenza e nella barbarie sia sempre possibile anche per l’uomo più civile, e come il problema della colpa resti aperto in un contesto di antica ignoranza. Narra poi anche una favola, quella di una bambina che si trasforma in gattina.