«Un linguaggio nuovo e allo stesso tempo antico, come tutto ciò che viene dalla Lega che, muovendosi liberamente e senza disagio alcuno nell'ambiguità, presenta come novità idee vecchie, e finge di legarsi al passato, per introdurre proposte nuove». L'antropologia spiega la politica della Lega, popolare e populista, convinta che esistano un territorio, una tradizione, delle radici da difendere, e il consenso che ha raccolto in tutto il paese, spostando il fulcro dal demos all'ethnos, dal popolo all'etnia.