Indagine giornalistica e saggio storico scritto con piglio narrativo e discorsivo, La fuga racconta le vicende di rifugiati oggi in Italia, provenienti da Afghanistan, Iran, Pakistan e Sudan. Le loro storie sono unite dal momento tragico della “rottura”, in ogni Paese avvenuta per cause differenti (attentati, dittature, torture, motivi religiosi o politici, mancanza di libertà), che ha costretto le vittime a fuggire e a intraprendere un viaggio verso un luogo più sicuro. Ogni vicenda è accuratamente inserita nel contesto storico e politico del Paese d’origine e offre un quadro scrupoloso delle principali vicende e cause storiche che hanno portato alla situazione attuale e al dilagare del terrorismo e del fanatismo religioso.
“L’autrice ci accompagna in un viaggio che, a leggerlo con occhi attenti, va al di là dei percorsi individuali. Ecco allora che quella parola, ‘immigrati’ o peggio ‘clandestini’, svanisce nel vuoto dove è nata. Perché ogni storia è un racconto a sé, ogni parola è un racconto a sé. E quelli che noi pensiamo comodamente essere tutti uguali, perché stranieri, sono invece persone, ciascuna con una sua storia, la cui unica colpa è di essere nati in un angolo sfortunato di mondo”. (Marco Aime)
“Loro non vengono da un altro pianeta, anche se li definiamo extracomunitari. Sono esseri umani. Qualche volta sembra che lo dimentichino anche loro; noi, quelli del perbenismo, lo facciamo spesso”. (Franco Montenegro)