Nonostante Maria Stuarda fosse intitolato a una donna, nel celebre testo di Schiller le donne erano poco presenti. Allora ho pensato di rovesciare tutta la vicenda, moltiplicando i ruoli femminili, per descrivere il rapporto tra le donne e il loro diverso atteggiamento nei confronti del potere.” In questo volume lo strumento letterario diventa metodo d’indagine sull’universo femminile, in perenne ricerca del suo essere tra ragione di Stato e sentimento. Ma il percorso nella scrittura teatrale di Dacia Maraini si arricchisce di altre storie, nella messa in scena di esistenze ordinarie e straordinarie: il dramma umano di tre generazioni, una nonna, una madre, una figlia, in Mela; l’ultimo periodo di prigionia della rivoluzionaria Eleonora Fonseca Pimentel in Donna Lionora giacubina; l’impossibile ritorno alla normalità di cinque ex degenti di un ospedale psichiatrico in Stravaganze; e i frammenti di umanità colti in Un treno, una notte. Dacia Maraini cattura istanti di vita che diventano essenziali attimi di verità.