Venezia, 6 luglio 1480. Tre ebrei di Portobuffolè, un piccolo paese del trevigiano, vengono bruciati vivi tra le due colonne di piazza San Marco. Il senato della Repubblica di Venezia li ha giudicati colpevoli di aver ucciso un bambino cristiano per impastare col suo sangue le focaccine pasquali. Un episodio unico nella storia millenaria della città lagunare, ma una tragedia che l’Europa ha visto ripetersi in ogni tempo e luogo. Andrea Molesini ricostruisce il processo politico grazie ai verbali conservati nell’Archivio di Stato e alterna con maestria, in una trama ricca di colpi di scena, personaggi storici e d’invenzione.