Prima di fondare la sua piccola scuola per i bambini di Jasnaja Poljana, Tolstoj si pose domande più radicali di quelle stesse di don Milani più di un secolo dopo: “A che serve la scuola? e, in particolare, la scuola di Stato?”. Un diritto a educare non esiste, e perché mai un maestro avrebbe da insegnare qualcosa di necessario se la sua visione del mondo è più povera, più condizionata di quella di un bambino? Tolstoj giunse ad affermare il diritto del bambino a non andare a scuola e a pretendere un’educazione all’altezza della sua libertà. La scuola che conosciamo sottovaluta il confronto con la natura e non mette davvero in discussione un ordine sociale classista.