Zie matte, un fratello arricchito e spendaccione, una fidanzata antipatica, una sorella impacciata e sognatrice: il trasloco di una famiglia nell'Argentina rurale mette in scena personaggi visitati da quieta bizzarria. Hebe Uhart, maestra dell'arte del racconto, afferra con uno sguardo tutto suo, partecipe e affilato, frammenti anche minimi della realtà e fa emergere, attraverso l'attenzione al dettaglio, la speciale densità di attimi carichi di significato. I suoi testi sono sempre brevi, la scrittrice misura le parole, si tiene all'essenziale. Armata di pause e silenzi, svela con esattezza cristallina il mistero delle vite dove apparentemente poco succede, e restituisce loro incanto e mistero.