Le pièce di questo quinto volume sono centrate su tre personaggi che piú bernhardiani non potrebbero essere: l'uomo politico amorale in vacanza con la sua amante-attrice nel Portogallo della dittatura (Il Presidente, 1975); il drammaturgo fallito e megalomane, che schiavizza la sua famiglia costringendola a recitare un'assurda commedia nei piú sperduti paesi di campagna (Il teatrante, 1984); il grande industriale delle armi, incattivito dalla vecchiaia e dalla sedia a rotelle a cui è costretto, circondato da una folla di adulatori che disprezza (Elisabetta II, 1987). Tre personaggi ridicoli e grotteschi, forse anche un po' ripugnanti, che attraversano ognuno a suo modo i temi che hanno da sempre ossessionato Bernhard: il potere, l'arte (in particolare quella legata al teatro) e l'odio come grande motore del mondo. Elisabetta II è il penultimo testo di Bernhard rappresentato a teatro (allo Schiller Theater di Berlino) vivo l'autore. Tra le recenti messe in scena italiane, ricordiamo un Teatrante con Franco Branciaroli e una Elisabetta II con Roberto Herlitzka.