Roland Nair e Michael Adriko sono soldati, spie, amici e bugiardi. In passato hanno combattuto insieme e ne hanno viste di tutti i colori...riuscendo anche a fare un sacco di soldi. Ora si ritrovano in Sierra Leone per farne ancora di piú, questa volta con l'uranio: ma un fulmine può cadere due volte nello stesso posto?
«Il Dio in cui voglio credere ha la voce e il senso dell'umorismo di Denis Johnson».
Jonathan Franzen
«Uno scrittore deve fare in modo che il lettore non possa mai ignorare il mondo in cui è immerso o credersi innocente, diceva Sartre: Johnson è quel tipo di scrittore».
«The New York Times»
Roland Nair è di origini danesi ma ha passaporto americano ed è capitano di un'agenzia di intelligence della Nato: dopo undici anni torna a Freetown, in Sierra Leone, chiamato da un vecchio amico e compagno d¿armi, Michael Adriko. Adriko è un ugandese dal fascino magnetico e minaccioso, un soldato di ventura addestrato dagli israeliani, che ha combattuto tra l'Afghanistan e le tante guerre civili africane e che adesso è inseguito dall'esercito americano da cui ha disertato. Ma i berretti verdi non sono gli unici alle sue calcagna: russi, Mossad, trafficanti d'armi, tutti cercano Adriko, ma lui cosa cerca davvero? Il motivo per cui ha chiamato Nair sembra tanto pacifico quanto, conoscendo il tipo, assurdo: sta per sposarsi. La fortunata, se cosí si può dire, si chiama Davidia, una statuaria ragazza americana tanto sensuale quanto inconsapevole dell'inferno in cui sta per cacciarsi. I tre iniziano cosí un viaggio allucinante nel cuore dell'Africa equatoriale, tra Sierra Leone, Congo e Uganda, fino alle sorgenti del Nilo, per portare la nuova fidanzata nel paese d'origine di Adriko. Ma presto Nair capisce che i progetti di Adriko sono di tutt¿altra natura e, se possibile, piú letali di un matrimonio: o almeno è quello che si dice del traffico d'uranio. Ma anche Nair è lí per motivi tutt'altro che chiari: perché nel caos in cui il mondo precipita veloce come un aereo in picchiata, ogni doppio gioco ne nasconde altri tre. Denis Johnson ha scritto un libro incandescente, una spy story tra Conrad e Greene, un romanzo visionario e allucinatorio, attualissimo e crudele.