Apologia della storia è un libro incompiuto. Cominciato nel 1941, nel terrore per l'invasione nazista della Francia, la sua stesura viene interrotta allorché l'autore entra nelle file della Resistenza, con un impegno e un coraggio già dimostrato in occasione della Grande Guerra. Questa scelta volontaria, che gli costerà la vita (sarà fucilato dai nazisti nel giugno del 1944) dimostra in quale misura l'amore di Bloch per il lavoro intellettuale significhi prima di tutto culto della libertà e della giustizia sociale. Libro fondamentale per la "nuova storia" francese, di cui fu esponente di spicco con Lucien Febvre, è ancora oggi un esempio insuperato di analisi e di riflessione sul mestiere dello storico e le sue implicazioni, profonde, con le altre discipline di studio.