L’‘ultimo miliardo’ di poveri e emarginati del nostro pianeta convive con il XXI secolo ma la sua realtà assomiglia a quella del XIV secolo. È in coda al sistema economico globale e non solo perché è il più povero. Non segue lo schema di sviluppo degli altri. È in caduta libera. A meno che… Questo libro parla proprio di quell’«a meno che».Cercate di immaginare per un istante lo sviluppo come una serie di scivoli e di scale. Nel mondo moderno globalizzato esistono scale favolose, ma anche scivoli ripidi: le une o gli altri portano dritti in cima o al fondo dello sviluppo. Nell’insieme, i paesi che sono incappati negli scivoli raggiungono una popolazione di circa un miliardo di persone. Sono i Malawi e le Etiopie del mondo, un drappello di nazioni poverissime che va alla deriva. Per lo più si tratta di Stati africani, ma se ne trovano anche altrove, da Haiti alla Birmania all’Asia centrale. La loro situazione è destinata a peggiorare, le loro possibilità di integrazione a diminuire. Paul Collier individua quattro trappole che ne spiegano il mancato sviluppo, perché liberarli dal loro ghetto è la sfida chiave di questo millennio.Di questo libro hanno detto:«Paul Collier batte strade nuove e apre inattesi spiragli su quella terra di confine largamente inesplorata che sta tra l’economia e la politica.»George Soros«Il miglior libro sulla politica internazionale scritto quest’anno.»Nicolas Kristof, “New York Times”«Se il destino delle popolazioni più povere della terra vi sta a cuore, e volete capire cosa si può fare per aiutarle, leggete questo libro. Se invece non vi interessa, leggetelo lo stesso.»Tim Harford, “Financial Times”