1976. La venticinquenne Mary Ann Singleton decide di abbandonare la sonnolenta e noiosa provincia americana e, soprattutto, le soffocanti attenzioni dei genitori per trasferirsi nella libera e disinibita San Francisco. Preso alloggio al 28 di Barbary Lane e circondata dai bizzarri personaggi che lo popolano (a cominciare dalla padrona di casa, coltivatrice di marijuana in giardino), Mary Ann si ritrova in un'inarrestabile girandola di situazioni tra crisi esistenziali, problemi di cuore, droghe più o meno leggere e l'inedita libertà sessuale con cui uomini e donne - omosessuali ed eterosessuali - affrontano la vita urbana in quegli anni Settanta in cui l'unico imperativo era divertirsi e scandalizzare. Pubblicati in origine su un quotidiano, I racconti di San Francisco in più di vent'anni di ininterrotto successo hanno arruolato legioni di lettori in tutto il mondo raccontando con ironia e leggerezza la realtà trasgressiva e a tratti poetica della metropoli californiana.