"Lo sapevamo fin dall’inizio di non essere d’accordo. Sapevamo che le nostre analisi e i nostri punti di vista si muovono lungo percorsi spesso anche aspramente differenti. Ma entrambi pensiamo non solo che il progetto europeo vada proseguito, ma che ciò vada fatto mettendosi su una strada diversa da quella del passato." È ancora possibile un’Europa non matrigna ma fonte di benefici? Per Ernesto Galli della Loggia uccidere l’europeismo è la condizione necessaria per far ripartire l’Europa, rifondandola su identità, condivisione e riscoperta di una storia comune, e senza sognarne retoricamente l'estensione a confini impossibili. Pur mostrando tutte le contraddizioni che hanno portato al collo di bottiglia in cui si dibatte oggi il processo di integrazione, da parte sua Giuliano Amato resta persuaso che "Europa conviene", a patto di intraprendere il difficile cammino che porti a superare le fratture tra Nord e Sud, tra paesi debitori e non debitori, e a sconfiggere la crescente ostilità dei populismi antieuropei.