“La narrativa di Nadine Gordimer può essere facilmente letta come la storia del suo paese ma, al suo meglio, esplora un territorio diverso, un luogo più inquieto e incerto. La sua arte drammatizza libertà e restrizione, l’impulso dettato dalla coscienza contro quella stessa necessità di evadere ed evitare tale dettato.” Colm Tóibín, The New York Review of Books