Con questo famoso saggio, tradotto per la prima volta in lingua italiana, Hochschild dimostra come sia possibile uno studio sociologico delle emozioni e dei sentimenti. Da una parte, essi divengono strumenti di potere e affermazione sociale e professionale; dall’altra, è la stessa società che può essere analizzata utilizzando emozioni e sentimenti come occhiali magici attraverso cui raccontare quello che le persone fanno, come vivono e come interagiscono l’un l’altra. D’altronde, se la realtà è parte di una costruzione sociale, essa affonda fino alla messa in forma delle nostre stesse emozioni.