All’incrocio tra la cultura del Kerala, scandita da regole millenarie, e la filosofia americana in cui si rincorre il successo a ogni costo, Anita Nair colloca la straordinaria galleria di personaggi che animano questo libro. Ecco allora Basil, un artista di mezza età che, ossessionato dall’ombelico, vaga nella metropolitana di New York alla ricerca di quello ideale; oppure Norah, che vive in una casa di riposo e palpita per il giovane fotografo che di tanto in tanto va a farle compagnia; o ancora Sarah che, invitata a una cena per il Giorno del Ringraziamento, si rende così ridicola da non poter sopportare la vergogna. Oriente e Occidente, tradizione e modernità, umano e divino fanno da sfondo a una raccolta di racconti in cui l’autrice di Cuccette per signora mostra tutto il suo inimitabile stile, la sua prosa visionaria e anarchica e la sua abilità nel dare vita a immagini e storie indelebili.