Il capolavoro che ha conquistato l’America: oltre un milione di copie vendute, considerato tra i migliori libri degli ultimi venticinque anni dai lettori del «New York Times».
James McBride, uno degli autori americani contemporanei più brillanti, già vincitore del National Book Award, torna con un capolavoro assoluto che negli Stati Uniti è stato il romanzo letterario più importante dell’anno.
Nell’America degli anni Trenta, il quartiere di Chicken Hill a Pottstown, Pennsylvania, è una vivace comunità in cui persone di colore e immigrati ebrei convivono condividendo sogni e sofferenze. I coniugi Moshe e Chona, originari dell’Est Europa, sono profondamente legati alla gente del posto, che aiutano sempre come possono, e nel tempo sono diventati un punto di riferimento per tutti. Un giorno bussano alla loro porta i vicini Nate e Addie: il nipote Dodo, un ragazzino di dodici anni rimasto sordo in seguito a un incidente domestico, è in pericolo; sua madre è venuta a mancare, il piccolo ora è orfano e gli zii hanno ricevuto una lettera. Dodo verrà prelevato dalle autorità per essere mandato in un istituto speciale per ragazzi con problemi. Moshe e Chona accettano di nasconderlo, ma in seguito a una soffiata si reca sul posto Doc Roberts, un medico bianco e razzista che finisce per aggredire la donna mentre Dodo, unico testimone, viene portato via dalla polizia. Non tutto, però, è perduto...
L’Emporio del Cielo e della Terra, votato come uno dei migliori cento libri degli ultimi venticinque anni dai lettori del «New York Times» e per oltre trenta settimane consecutive stabile ai vertici delle classifiche di vendita americane, è un potente romanzo intriso di speranza: un inno alla forza salvifica dell’amore che dimostra come la solidarietà sia in grado di abbattere tutti i muri.
«Abbiamo tutti bisogno – e ce lo meritiamo – di un romanzo come questo: intriso d’amore e capace di superare tutte le differenze che vorrebbero dividerci».
«The Washington Post»
«Ho amato questo libro».
Bonnie Garmus, autrice di Lezioni di chimica
«Ogni volta che leggo un suo libro penso: “Questo è il suo libro migliore”. No. Questo è il suo libro migliore».
Ann Patchett
«Uno di quei romanzi che diventano parte di te. È un grande libro. Ogni personaggio è ricco, ogni dettaglio è ricco. Non potrò mai consigliarlo abbastanza. È un grande scrittore e secondo me questo è il suo libro migliore».
Harlan Coben
«Con questa storia, McBride fotografa in modo brillante un paese che sta cambiando rapidamente, attraverso gli occhi di chi è arrivato da poco e di chi prima era schiavo. McBride ci lascia un importante promemoria: anche in situazioni apparentemente impossibili, anche nel mezzo dei progetti più malvagi dell’umanità, l’amore, la comunità e l’azione possono salvarci».
«The New York Times»