Prendi il quartiere a nord-ovest di una città. Prova ad attraversarlo, molte volte, fino a sentirlo familiare. Prova a conoscere i suoi abitanti: ci troverai gente che da quelle parti è nata e cresciuta e altri che si sono appena trasferiti, gente che sta dalla parte del potere e gente che non ne ha un briciolo, uomini che vivono in un posto speciale e uomini che un posto nemmeno ce l'hanno. E poi troverai tutti gli altri, quelli che stanno nel mezzo.
Ogni città è così. Un mucchio di persone che vivono gomito a gomito, restando mondi separati. Ma fai attenzione, se guardi meglio verso il quartiere a nord-ovest, ti accorgi che ci sono anche uomini che capitano da quelle parti come un'apparizione, estranei che spuntano dal nulla e attraversano il confine, senza avvisare nessuno, senza permesso, e la loro semplice presenza rischia di sconvolgere l'intero sistema. Così accade un pomeriggio d'aprile, quando una sconosciuta si presenta alla porta di Leah Hanwell in cerca d'aiuto, obbligandola a uscire dal suo isolamento... Zadie Smith la segue, segue a nord-ovest quattro londinesi - Leah, Natalie, Felix e Nathan - e il loro tentativo di costruirsi una vita da adulti al di fuori di Caldwell, il quartiere popolare della loro infanzia. Dalle case ai parchi, dagli uffici ai pub, la loro Londra è un posto complicato. Un luogo meraviglioso ma anche crudele, dove le strade principali celano un labirinto di vie nascoste e dove imboccare la strada maestra a volte può condurre a un vicolo cieco. Con intelligenza ed eleganza, Zadie Smith crea un intenso, ironico intreccio di voci, mentre scava nei rapporti familiari, nelle differenze di classe, nel valore dell'amicizia e dell'amore. Come e meglio del suo romanzo d'esordio, NW è un grande romanzo di epica metropolitana, il ritratto vitale e volubile della nostra contemporaneità.