La mala stupidità dei social e gli atti di guerra ci fanno credere che siamo tutti domati, che la bruttezza s'è mangiata il mondo. Piano! In contrasto con tutto ciò, ti guardi intorno e vedi che l'arte è viva, vivo il pensiero, che c'è una fioritura di ingegno e di coraggio, un esercito di folli, di resistenti che vive, agisce, crea anche solo esistendo. Dove ti giri, scopri la dissidenza del meraviglioso. Nel cinema, in letteratura, musica, pittura e negli studi umanistici nascono capolavori anarchici, e luminosa è la ricerca scientifica. In questo libro non ho voluto contare i vivi, ma le streghe. Le disobbedienti. E i disobbedienti. Le streghe non sono mica solo donne. Ci sono pure gli streghi, ce ne sono di tutti i sessi, compresi quelli che non sanno ancora bene a quale genere vogliono appartenere, o inventarne uno nuovo. Se io così disinformata ne conosco tante, quante ce ne saranno in giro? Persone che non obbediscono, che lavorano per la bellezza. E non nelle catacombe, pubblicano libri fanno film studiano le scienze vanno in tv e sono letti ascoltati visti seguiti. Un tessuto parallelo al mostruoso, che sconfessa e combatte la furia mortuaria e censoria della politica e della storia. Barbara Alberti torna a scrivere del mondo in cui viviamo e lo fa con un libro affilato, irriverente, ironico e controcorrente. Tremate, tremate è un racconto del reale attraverso le donne, gli uomini, le femministe, i corpi, i media, la politica, la televisione, il cinema e la letteratura. Uno sguardo sull'oggi che mette in luce le isole di disobbedienza e bellezza che tengono accesa la scintilla vitale dell'umanità.