Eschilo viene unanimemente considerato l'iniziatore della tragedia greca nella sua forma matura. È il primo dei poeti tragici dell'antica Grecia di cui ci siano pervenute opere per intero, seguito da Sofocle ed Euripide. Al centro del teatro di Eschilo è il problema dell'azione e della colpa, della responsabilità e del castigo. Eschilo si chiede perché l'uomo soffra, da dove provenga agli uomini il dolore. Viene solo dalla loro condizione di mortali, come affermavano i poeti arcaici, o da un errore originario, scontato dall'intera umanità, come è l'errore di Prometeo in Esiodo? O forse all'interno della condizione umana esiste anche la responsabilità del singolo individuo? Tutta la sua tragedia è una tensione alla ricerca di una risposta. Ogni uomo è destinato a soffrire,l'essere umano matura così la propria conoscenza. Scontando la pena, gli uomini prendono coscienza di un ordine perfetto e immutabile che regge il mondo.
Questa edizione presenta tutte le tragedie di Eschilo in ordine cronologico: Persiani, Sette contro Tebe, Supplici, Prometeo incatenato, Agamennone, Coefore, Eumenidi.
Traduzione di Ettore Romagnoli.
Edizione dotata di indice navigabile.