Non è un soltanto un libro: è quasi una missione militare di salvataggio come quelle in cui degli ignari innocenti sono tenuti in ostaggio da malfattori, ricattatori o terroristi. Qui gli ostaggi sono la Storia e la buona fede di chi la studia. C’è il pericolo che la storia della guerra in Ucraina possa essere ricostruita e appresa basandosi soltanto su una narrazione faziosa, magari a fin di bene, ma non equa, non oggettiva e quindi iniqua, fuorviante e dannosa per le stesse vittime. Di questa missione di salvataggio, quasi impossibile, si sono incaricati un gruppo di studiosi, pensatori, storici ed esperti uniti soltanto dalla ricerca della chiarezza e dalla volontà di offrire valutazioni e non solo opinioni. Non ci sono interessi di parte da favorire, pupi da istruire, persone da convincere o potenti da incensare e neppure “timore di pena o speranza di ricompensa, ma soltanto intima persuasione della intrinseca necessità” della missione da compiere.