Parlare di "pellegrinaggi pellegriniani" può parere uno scherzo, un gioco di parole. Non è così. Certo, l'espressione scelta per qualificare questi aspetti, queste mète santorali, questi culti è scherzosa. Ma comincia col racchiudere un problema che gli studiosi di agiografia ben conoscono. I nomi dei santi non sono tutti e sempre così certi. A volte, santi rimasti anonimi - o magari inesistenti - hanno nomi che in realtà rinviano a una loro caratteristica. Quanti "santi pellegrini", morti anonimi e ignoti sulle vie che solcavano l'Europa, furono oggetto di culti locali prima di cadere nell'oblio o di sopravvivere mutando identità? Non lo sapremo mai. La ricerca in corso, tenacemente voluta e coordinata da Adelaide Trezzini, offre comunque al riguardo un primo, articolato panorama di restituzione del culto pellegriniano lungo le vie francigene, ma in realtà la rete alla quale il nome di Francigena potrebbe estendersi è molto più ampia, e innerva praticamente l'intera Europa. E ci troviamo dinanzi a un culto ch'è, in realtà, un'intricata rete di culti continuamente attraversata dall'insidioso serpente dell'omonimia. Un volume di 176 pagine con 160 illustrazioni, a cura di Adelaide Trezzini e con saggi e contributi di: Anna Benvenuti, Massimo Bonelli, Fabrizio Capanni, Paolo Chiesa, Mauro della Valle, Franco Della Rosa, Carlo dell'Osso, Paolo Ostinelli, Michel Sot, André Vauchez.