Un libro che rende vero omaggio a chi, nel periodo più buio della nostra storia, sui pedali e non solo ha dato tutto in nome della libertà.
Le ruote scorrono leggere su pesanti confini emozionali in questo cicloviaggio da Reggio Emilia, dal portone della casa di Dorina Storchi, a Milano, sotto il murale di Gina Galeotti Bianchi. La storia come bussola, la Memoria come carburante, la lentezza delle ruote come fattore aggregante, unificante. Le vite delle partigiane, anche quelle troppo piccole per avere una storia, si srotolano sull’asfalto e intercettano sentimenti, ricordi, pianti e silenzi che creano trame di affinità elettive.
Donne, bicicletta e Resistenza. Libertà e democrazia, mai sufficienti se non c’è la Liberazione. Voce del verbo liberare, azione di rottura, di risveglio collettivo, che non può essere limitato a una data o a un evento storico ma scandisce sempre i nostri passi e le nostre pedalate.
“Questo che avete tra le mani è il racconto di un viaggio con il vento in faccia, pedalato per coinvolgere ogni senso e per non dare nulla per scontato come, ad esempio, la storia delle donne nella e per la Resistenza”. (Gemma Bigi)
“È un dovere morale, storico, politico, culturale portare alla ribalta questa parte significativa della nostra storia”. (Maria Pia Garavaglia)