Londra, 1930. Maisie Dobbs, caschetto nero lucido e un velo di rossetto, è ormai una detective affermata. Accompagnata dal fedele assistente Billy Beale, risolve i suoi casi con grazia e intelligenza, battendo spesso sul tempo Scotland Yard e l’ispettore Stratton, cui la lega un rapporto misto di corteggiamento educato e conflittualità. Nei primi anni del nuovo decennio il mondo sfavilla di luci e divertimento, ma in Inghilterra le ferite della Grande Guerra non sono ancora del tutto rimarginate. Sono in molti a rivolgersi a sensitivi e spiritisti, nel disperato tentativo di scambiare ancora una parola con i cari perduti. È il caso della compianta moglie di Sir Cecil Lawton che, per via dell’intervento di una medium particolarmente priva di scrupoli, si era convinta che il figlio Ralph non fosse davvero deceduto in battaglia. È per questo che Sir Cecil ingaggia Maisie Dobbs: per avere conferma una volta per tutte che Ralph, disperso durante l’esplosione del suo areo in Francia, non è piú tra i vivi. Il caso, potenzialmente lucroso, turba però Maisie, che intuisce dietro la richiesta di Sir Cecil un conflitto irrisolto e un dolore ambiguo, carico di reticenza e paura. Per quanto tormentata dal dubbio, la donna decide comunque di accettare, ma a una condizione: che Sir Cecil difenda Avril Jarvis, una tredicenne che, accusata di omicidio da Scotland Yard, ha bisogno di un «avvocato miracoloso»: proprio ciò che Sir Cecil, barrister di alto rango, è. Con la sua prosa vivida e arguta, Jacqueline Winspear restituisce al lettore il fascino intatto di un’epoca remota, e i tormenti, le passioni, i dolori che la animano, cosí prossimi ai nostri. «Dopo il trionfo di Piume bianche, Piccole bugie si rivela ancora piú convincente dei capitoli precedenti della saga. Maisie Dobbs è un’eroina da celebrare». The New York Times Book Review «Con la saga di Maisie Dobbs, Jacqueline Winspear ci ha fatto un vero regalo. Maisie Dobbs non è stata creata – è stata scoperta. Persone come lei si aggirano perennemente tra noi, in attesa che qualcuno come Winspear le scopra e le faccia conoscere al mondo». Alexander McCall Smith «Jacqueline Winspear ha un futuro radioso come autrice di crime». Daily Mail