«Gli studi raccolti in questo volume sono il frutto del XXXII Colloquio Malatestiano di Letteratura, dal titolo “L’inverosimile realistico e le coincidenze impossibili. Quando il racconto diventa immotivato, incoerente, improbabile” (Santarcangelo di Romagna, 28-29 maggio 2021).
Pur riconoscendo il ruolo cruciale dell’inverosimile per lo statuto del meraviglioso, gli organizzatori hanno orientato le riflessioni dei partecipanti verso le forzature della verosimiglianza che caratterizzano i testi in cui “la sfida mimetica è il principale obiettivo di chi racconta”.
Alla base di questa proposta c’è un assunto di cui sono anch’io profondamente convinto: lo studio dell’inverosimile realistico “verte sui nodi essenziali che consentono di definire romanzesco un testo e può fornire delle risposte anche a questioni fondative che riguardano la natura stessa delle finzioni”.
La natura paradossale del concetto traspare nella tensione ossimorica tra “inverosimile” e “realistico”: “Il romanziere realista si trova [...] sempre tra questi due poli: il verosimile che si richiama all’esperienza del lettore e al suo orizzonte d’attesa e il romanzesco che per appassionarlo deve eccederlo”. Come è possibile che nella narrativa realistica abbiano tanto spazio due forze così polarizzate? E soprattutto, in cosa consiste lo specifico dei due estremi?…»
Alessandro Grilli