Negli anni cruciali del dopoguerra, la giovane Helga Schneider cerca il suo posto nel mondo. È andata via dalla casa di suo padre e viaggia per l’Europa, guidata da una sola certezza: la vita che l’aspetta sarà sempre comunque migliore di quella che ha lasciato. E infatti i vent’anni di Helga, pur tra le difficoltà della ricostruzione e la conquista della normalità, sono pieni di leggerezza e desiderio, parlano con la voce di una ragazza che ha voglia di mettersi in gioco, di essere indipendente e di realizzare il suo sogno più importante. Salisburgo, Vienna, Parigi, l’Italia sono i teatri delle sue esperienze; l’amore, il tradimento, la delusione, l’entusiasmo, la fatica di guadagnarsi da vivere e la passione per la scrittura, tutto si mescola in questo memoir dove Helga Schneider racconta se stessa con l’ebbrezza di chi si abbandona alla narrazione per la prima volta, ed è in grado quindi di trascinare chi ascolta, contagiare chi legge con il proprio vissuto unico e universale insieme.