Questo volume raccoglie due saggi scritti a cavallo della seconda guerra mondiale da uno dei più anticonformisti scrittori del secolo scorso. Il primo, «Assassinate l’assassino», è una lunga lettera indirizzata all’amico Alfred Perlès. In questa riflessione sul secondo conflitto mondiale Henry Miller, costretto a rientrare in America a causa della guerra, dichiara la sua strenua opposizione all’appiattimento del pensiero e all’alienazione individuale che hanno catapultato l’Europa nell’orrore. Nel secondo saggio, «Ricordati di ricordare», l’autore rievoca con nostalgia la sua Parigi. Una volta a New York Miller, ritrovando il mondo ottuso e stupido che aveva abbandonato, gli contrappone l’eco dei giorni esaltanti vissuti nell’Europa pre-bellica: dal peso della cultura francese sulla sua formazione umana all’importanza delle amicizie strette in quel periodo. Fra autobiografia e riflessione critica, queste pagine tutte da riscoprire sono la testimonianza modernissima, appassionata e provocatoria di un grande autore del Novecento.