Il bambino nasce "competente" e dispone già di nozioni, valori e criteri di valutazione che orientano concretamente la sua esperienza. Comunemente, invece, ci si comporta con lui come se fosse una specie di tabula rasa su cui i genitori devono imprimere le conoscenze necessarie per un regolare sviluppo umano e sociale. Questo modello nega la sua personalità e induce un deleterio stato di insicurezza. Juul invita, invece, a un'attenta osservazione del bambino, considerato non più come soggetto passivo ma, al contrario, come un "centro attivo di competenze": il passo necessario per un atteggiamento dialogico che possa orientarlo verso una costruzione armonica delle sue relazioni con la famiglia e il mondo.