Primo comando by Patrick O'Brian

Primo comando

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Description

«Appassionarsi ai romanzi di O'Brian è facile, rinunciarvi è impossibile.»
Boston Globe

«I libri di O'Brian hanno appassionato generazioni di lettori e continuano a farlo.»
Il Sole 24 Ore

«Personaggi indimenticabili, avventure mozzafiato... I romanzi di O'Brian non finiscono mai di stupire.»
The New Yorker

«Ci sono due categorie di persone nel mondo: chi è già fan di Patrick O'Brian, e chi non lo è ancora.»
The Guardian

Essere al comando di una nave, dare la caccia a brigantini nell’Adriatico, a tartane nel golfo del Leone, a sciabecchi e saettie lungo la costa spagnola, vivere in prima persona arrembaggi e duelli: questi sono gli orizzonti di Jack Aubrey, uomo di mare temerario e irruente, figlio orgoglioso di una nazione (l’Inghilterra del diciannovesimo secolo) simile a lui nell’inestinguibile sete di dominio che la pervade e nell’intima inquietudine che la tormenta. Anche nella gloriosa Royal Navy, però, la fortuna spesso ha buon gioco sul valore e nel momento in cui – finalmente! – gli viene conferito il suo primo comando, Jack si ritrova a bordo della Sophie, una corvetta che certo non rifulge di gloria marinara. Eppure il capitano Aubrey non può e non vuole lasciarsi sfuggire la tanto sospirata occasione: persuaso che «con la disciplina unita all’audacia si possono ripulire gli oceani» è ben determinato a rendere la Sophie una nave modello, splendente di ottoni e temibile per gli avversari, nella fattispecie i francesi e gli spagnoli. Ci riuscirà, non senza aver sperimentato i lati più oscuri e dolorosi del comando: la solitudine (appena alleviata dalla calorosa amicizia con Stephen Maturin, il medico di bordo); la difficoltà di governare un equipaggio di uomini duri e spietati, pronti a tutto per racimolare qualche ghinea (ma talvolta sorprendentemente nobili e generosi); la crudele logica delle battaglie sul mare (dove un vento contrario può significare la gloria o il disonore) e, non ultima, la gelida severità dei suoi superiori (che lo costringeranno a presentarsi davanti alla corte marziale)... Sullo sfondo di una meticolosa e appassionata ricerca storica, Patrick O’Brian non si accontenta di restituirci intatti il fascino e l’emozione delle avventure di mare, ma dà anche vita a un universo animato e pittoresco, vivacissimo e trascinante, in cui la visione del navigare come unica «esperienza autentica» di Joseph Conrad e C.S. Forester si fonde con la sorridente e umanissima sensibilità psicologica di Charles Dickens.

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