Quando Eleonora Piazzese la chiama per annunciarle la morte improvvisa della madre, dalla voce della sua amica del cuore Lidia capisce che oltre il dolore c’è altro. Eleonora sospetta infatti che la malattia per cui la signora Aurora è morta tra atroci sofferenze non avesse niente di naturale. Così, quando Lidia accompagna l’amica dal fidanzato, l’ispettore Mario Fagioli, per chiedergli di darle una mano, il Gladiatore le consiglia di sporgere subito denuncia. Eleonora però non vuole: ha paura, in fondo si tratta pur sempre della sua famiglia. Mario insiste ma non troppo, perché nel frattempo il commissario gli ha passato un’altra rogna: Albina Santalmassi, la giornalista che nel suo programma televisivo aveva dato spazio all’indagine sulla morte improvvisa dell’amministratore di condominio di via Minimi 59, è stata aggredita proprio davanti a quelle palazzine, e l’indagine va chiusa il prima possibile, come al solito... Lidia però non demorde, vuole che Mario investighi in via ufficiosa sulla madre della sua amica, cosicché il Gladiatore si troverà stretto tra le insistenze del commissario e quelle della sua amante. Tra i fantasmi della signora Aurora e quelli di Eleonora stessa, barcamenandosi tra le bugie e le maldicenze delle vecchiette del famigerato condominio di via Minimi, Mario capirà, ancora una volta, che non c’è niente di rassicurante nelle famiglie, felici o infelici che siano. Dopo il successo di Morte accidentale di un amministratore di condominio, Giuseppina Torregrossa torna con un nuovo giallo carico di tensione, mistero e ironia.