Teodor è un giovane rumeno di ventidue anni, uno studente che lotta per sopravvivere sotto il regime di Ceauşescu. Il giorno che Ariella arriva in città al XII Congresso Internazionale di Linguistica, il suo mondo viene sconvolto. Lei è così diversa da qualsiasi ragazza che Teodor abbia incontrato prima – bella, brillante e ottimista. Per lui è amore a prima vista.
Ma c'è un grosso ostacolo. Ariella è italiana e il contatto tra rumeni e occidentali non è consentito dalle leggi del tirannico regime comunista. Nonostante questo, una volta che lei torna in Italia, il loro rapporto si sviluppa per corrispondenza sotto gli occhi scrutatori della famigerata Securitate. È attraverso le lettere vivide e piene di speranza di Ariella che il loro amore fiorisce. I tentativi di Teodor di ottenere un passaporto per l’Italia per essere con Ariella sono vanificati dal passato della sua famiglia, poiché negli anni Cinquanta suo padre era stato dichiarato nemico del popolo. Ariella torna a Bucarest per visitare Teodor e scoprono di esser fatti l'uno per l'altra e decidono di sposarsi.
Il mondo intero sembra volgersi contro di loro. I sacerdoti li avvertono che, in quanto straniera, Ariella non può sposare Teodor in chiesa, senza prima esibire un certificato di matrimonio civile. I celebranti del matrimonio civile dicono che i cittadini rumeni non possono sposare stranieri senza un’autorizzazione speciale del Consiglio di Stato, presieduto dallo stesso Ceauşescu. I due vengono a sapere che occorrono molti mesi, o addirittura anni, per ottenere l'autorizzazione; e anche allora viene spesso rifiutata. Quando Teodor chiede l'autorizzazione, la Securitate fa quello che sa fare meglio: tenta di ricattarlo per farlo diventare una spia.
Teodor deve affrontare una scelta difficile: accettare di fare la spia per la Securitate e ottenere l'autorizzazione che lui e Ariella vogliono così disperatamente, o andare contro il governo che aveva causato tanta amarezza alla sua famiglia.